LA FINE DI UNA STORIA (THE END OF THE AFFAIR) |
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di Neil Jordan, con Ralph Fiennes, Julianne Moore, Stephen Rea, Ian Hart
(Gran Bretagna, 2000)
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Remake di un film del 1955 di Edward Dmytryk, dove Deborah Kerr, nella Londra dell'ultima Guerra Mondiale, interpretava il ruolo di una sposa insoddisfatta: in seguito ad un patto concluso con Dio, rinunciava al proprio amante per il resto dei suoi anni. Cattolico ma irlandese, Neil Jordan osserva con occhio distaccato, forse laico, uno dei testi celebri di Graham Greene. Ma da regista molto sensibile, anche se non sempre ispirato, compie alla perfezione il salto periglioso che separa la sfumatura della parola scritta a quella dell'immagine in movimento. Grazie ad una bravissima Julianne Moore, trascrive con finezza impensabile l'erotismo colpevolizzato della sua sfortunata eroina. E nessuno meglio di Ralph Fiennes potrebbe tradurre la crudele ambiguità dell'amante, dell'intellettuale teso a nascondere frustrazioni ed ardori dietro una maschera di imperturbabilità. Jordan non si limita però alla fedeltà al testo ed agli attori (perfetti e sorprendenti i secondi ruoli): ritorna nel tempo, rovista nelle cronologie, rifà la stessa scena da un diverso punto di vista. Cosi il cinema (anche se, come qui, criminalmente proposto in versione doppiata...) si fa analisi dei sentimenti; addizionandosi, una volta tanto, alla letteratura.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
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da vedere eventualmente
da evitare
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